L'uso dell'elettricità come fonte energetica per far muovere le nostre autovetture è una questione che non nasce da oggi. Se andiamo a guardare alcuni libri e riviste degli anni '80 (ma forse anche prima) campeggiavano già in bella mostra come possibile evoluzione dell'industria del movimento immagini di automobili a trazione elettrica.
La nostra stessa FIAT, in enorme anticipo sui tempi presentò un modello sperimentale nel 1976.
Oggi la questione auto elettriche è sicuramente nel vivo del discorso.
L'americano Elon Musk (uno degli uomini adesso più ricchi del mondo) dopo l'invenzione di Paypal, ne ha fatto diventare una delle sue missioni imprenditoriali con il finanziamento della Tesla, al momento la più importante e specializzata azienda di produzione automobili elettriche del mondo.
Ma non c'è solo la Tesla ora a vendere auto elettriche. In realtà tutte le grandi industrie si sono orientate verso questo mercato, che a livello di accettazione popolare è in uno dei suoi momenti migliori.
Le persone adesso accettano l'auto elettrica e ne sostengono la diffusione. Persone e istituzioni. La tecnologia si è evoluta e le auto elettriche non sono più scherzi di design di qualche inventore semifolle ma si presentano belle e funzionali.
C'è sempre il problema della limitazione dell'autonomia ovvero di quanti chilometri possa percorrere un'auto elettrica prima di rimanere ferma a ricaricarsi. Principale problema che fino ad adesso ne ha ridotto la diffusione e successo.
In questo senso si stanno facendo passi da gigante. Le autonomie sono aumentate e aumentano continuamente, le prestazioni sono eccellenti e l'aspetto delle auto elettriche è indistinguibile dalle auto mosse a combustile fossile.
In particolare si è ovviamente all'uso totale delle batterie (che si scaricano e quindi vanno ricaricate), con il meccanismo dell'IBRIDO. Che al momento va per la maggiore ed è il sistema che incontra il maggior gradimento e che, probabilmente, è anche il sistema che assicura le migliori prestazioni e funzionalità.
Ma la grande trovata del sistema ibrido è il fatto che l'uso del motore a benzina/gasolio ricarica le batterie del settore elettrico. Portando l'auto di fatto a non avere mai necessità di essere ricaricata.
Ora.... quale è la domanda che ci facciamo?
Tralasciando eventuali altri vantaggi (le auto elettriche sono silenziose e scattanti, fanno figo, etc...), la vera domanda è: MA LE AUTO ELETTRICHE SONO DAVVERO UNA SOLUZIONE FAVOREVOLE PER L'AMBIENTE?
Anche perchè questo è sempre stato il cavallo di battaglia e il motivo principale del loro successo (per ora almeno a livello di preferenza....).
Ora, io non sono contro l'auto elettrica. E penso che con il progredire della tecnologia si possa sicuramente andare incontro all'uso di auto e altri macchinari con minore impatto da un punto di vista ambientale. Penso, addirittura, che prima o poi l'uomo troverà una nuove fonte di energia. Che magari sarà rivoluzionaria e a impatto zero sull'ambiente. O quasi. Nutro troppa fiducia nell'Uomo per non credere che possa succedere.
Io non sono contro l'auto elettrica. Però mi piace di più interrogarmi sulle cose e non cadere in un facile schema di pensiero appiattito. In cui credere a tutto ciò che ci viene detto. O più spesso, neanche detto, ma solo lasciato credere.
Sentendo alcune campane dissonanti, sembrerebbe che, AL MOMENTO, le auto elettriche non siano così green, così ambientali come appare a prima vista.
E' vero, emettono meno inquinanti in se e per se ma in un calcolo generale (comprendendo tutto il sistema industriale per produrle e il sistema industriale per produrre l'energia elettrica) occorre andarci molto cauti.
In alcuni casi e in alcuni paesi (la cui produzione di energia elettrica si basasse su una percentuale molto alta di uso di combustili fossili) le auto elettriche sarebbero si meno inquinanti ma userebbero energia in gran quantità prodotta da inquinanti. E il bilancio non sarebbe positivo. Questo il concetto di base.
Ora, preciso, io non sono un ingegnere meccanico nè ho il tempo/voglia di stare a esaminare quanto i vari studi pro e contro siano o meno validi e fondati. Mi piaceva solo sollevare la questione e ricordare che in OGNI caso occorre sempre mantenere un atteggiamento critico e non fideistico verso tutto ciò che ci viene proposto.
Alla prossima.
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